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ABSTRACT È L’AZIENDA GIUSTA PER ME?
Ogni anno le aziende si mettono a caccia dei migliori talenti, ma quali sono i parametri che questi ultimi devono valutare per capire se un’azienda sia adatta o meno al proprio percorso di crescita? Uno dei più interessanti è l’importanza che viene attribuita al bilanciamento tra lavoro e vita privata. Ecco come esaminare questo aspetto e da quali premesse muovere per farlo al meglio.
ABSTRACT ACCOGLIE I GIOVANI TALENTI
Ciclicamente le aziende si affacciano sul mercato del lavoro nel tentativo di individuare i migliori talenti, fra studenti e giovani in cerca di occupazione. L’esigenza è quella di arricchire, anno dopo anno, la propria squadra con l’obiettivo di rendersi sempre più competitivi nel proprio settore.
Per questo motivo imprese come Abstract partecipano ai Career Day organizzati ogni anno dalle università che, come quella degli Studi di Ferrara dove si terrà il prossimo evento, avendo a cuore il futuro di persone talentuose e aperte al mondo, cercano di offrire agli studenti un’occasione concreta di confronto con il mondo del lavoro e di scelta per il proprio percorso professionale.
Ma quali sono gli aspetti che uno studente, o chiunque sia alla ricerca di un nuovo lavoro, deve maggiormente tenere in considerazione, nell’individuare l’azienda verso cui rivolgere le proprie attenzioni?
Uno degli elementi più rilevanti è quello che gli anglosassoni identificano - con la consueta capacità di sintesi - come work life balance: il corretto bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata. Per comprendere quale sia il posizionamento di una specifica azienda rispetto a questo tema, è utile valutare alcune delle sue caratteristiche.
ATTENZIONE ALLE CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA
Prima di domandarsi se un’azienda sia in grado di offrire il giusto bilanciamento tra vita professionale e sfera privata, è necessario comprendere quali siano le prospettive che questa azienda è capace di offrire ai propri dipendenti e collaboratori.
Non avrebbe senso, infatti, approdare ad una realtà che assicuri un work life balance apparentemente ideale, ma che rischi di sparire dal mercato da un momento all’altro, o che non rappresenti il luogo migliore in cui sviluppare il proprio talento.
Innanzitutto, quindi, il suggerimento è quello di verificare quale sia il percorso compiuto dell’azienda in esame nel corso del tempo: da quanto esista, quali prove abbia fornito di sapersi rinnovare, quale sia il percorso di crescita affrontato dalla sua fondazione sino ad oggi. Ma non è tutto. A questo tipo di considerazioni deve fare seguito un’analisi della sua attuale offerta e della sua capacità di innovare. L’ideale è poter approdare a un’azienda che abbia sì una comprovata storia e un rilevante know-how in un dato settore, ma che sappia anche essere una realtà multi-offering, poliedrica, multi-tematica, e che sappia brillare per la sua intraprendenza, tanto dal punto di vista del business, quanto da quello dell’innovazione tecnologica. E ciò perché, se un’azienda è solida, ma offre unicamente soluzioni di business fortemente tradizionali, corre il grosso rischio di essere - presto o tardi - sopravanzata da un qualche competitor, o di vedere del tutto sparire il proprio mercato. Allo stesso modo un’azienda particolarmente innovativa ma poco solida rappresenta un ambiente insidioso per i suoi lavoratori.
Chi è alla ricerca dell’azienda migliore per il suo futuro deve, così, rivolgere la propria attenzione a chi sappia dimostrarsi al contempo solido e all’avanguardia. Abstract, ad esempio, fa dell’innovazione l’elemento fondante della sua vision. Una propensione al rinnovamento che le consente di essere presente sul mercato da oltre 25 anni e di operare, oggi, fornendo servizi che spaziano dal data intelligence, all’amministrazione finanza e controllo, passando per la logistica, il customer engagement e la data analysis, e di farlo in ben dieci differenti settori di industria.
LA VALUTAZIONE SUL WORK LIFE BALANCE
Una volta verificate le caratteristiche dell’azienda è possibile concentrarsi su quale sia la sua offerta in termini di work life balance.
Il corretto bilanciamento tra attività lavorativa e vita privata si declina in diversi ambiti.
Il primo è quello che coinvolge il lavoratore nella sua prospettiva di crescita professionale. È importante, così, avere a che fare con un’azienda che consenta, attraverso corsi di formazione, o tramite il coinvolgimento in progetti di varia natura, o con il supporto dei propri manager, di aumentare le competenze professionali specifiche di ogni lavoratore.
L’azienda, quindi, come luogo in cui imparare e attraverso il quale arricchire il proprio “strumentario” lavorativo: una realtà che permetta, un domani, di accedere a nuove esperienze con più capacità, rispetto a quando vi si è entrati. Particolarmente rilevante, in questo senso, è l’arricchimento nella capacità di gestione delle situazioni complesse.
Solo operando nella quotidianità è possibile acquisire esperienza nell’affrontare al meglio gli imprevisti. Non esistono, infatti, corsi o master universitari che insegnino a far fronte a quella serie di eventi inattesi che chiunque gestisce un progetto sa bene possano presentarsi, anche nelle realtà più organizzate.
Altrettanto fondamentale è, ancora, il fatto che l’azienda sia in grado di prospettare un percorso di carriera ai suoi dipendenti.
Il giovane talento deve sapere di poter crescere all’interno dell’azienda, sia nel caso in cui intenda intraprendere un percorso tecnico, sia qualora sia interessato a un percorso di tipo manageriale o di altra natura ancora (come è il caso del Sales).
Il secondo elemento da considerare è, poi, il valore che viene riconosciuto alla vita privata, all’interno delle dinamiche aziendali.
A questo proposito è importante che un’azienda sappia riconoscere il giusto spazio al tempo da dedicare a sé stessi, con una particolare attenzione a chi operi fuori sede e sia costretto a spostarsi molto di frequente, dividendo la propria vita, anche fisicamente, tra lavoro e privato. Nelle aziende più attente a questa tematica, ai due elementi sopra descritti (possibilità di crescita e work life balance in senso stretto) se ne aggiunge, infine, un terzo: il tempo informale passato in compagnia dei propri colleghi.
È questo un aspetto che era già oggetto di grande considerazione, in alcune aziende, prima dell’emergenza Covid - con momenti di aggregazione come aperitivi, iniziative di team building o cene aziendali - e che, in alcune realtà, ha assunto una nuova dimensione, nel corso della pandemia. Alcune aziende particolarmente illuminate, infatti, utilizzando gli stessi strumenti aziendali solitamente impiegati per video e conference call, hanno fatto in modo che, negli scorsi mesi, i loro dipendenti potessero ritrovarsi tra colleghi (non necessariamente delle stesse line of business) per prendere parte ad eventi in remoto come degustazioni di vino o di birra artigianale (con le bottiglie che venivano inviate a casa di ognuno, insieme ai cibi da abbinarvi), dibattiti a tema cinema (discussioni e consigli sui film d’autore) o a tema musica (con la possibilità di confrontarsi sugli strumenti suonati da ognuno).
Si tratta di iniziative che hanno dimostrato l’attenzione di queste aziende verso una tematica, come quella della condivisione e dell’aggregazione del proprio personale, che è ritenuta sempre più importante e alla quale, in un momento difficile come quello del Covid, sembrava difficile poter dedicare lo spazio adeguato.
IL WORK LIFE BALANCE COME PARAMETRO NELLA VALUTAZIONE DI UN’AZIENDA
La presenza di tutti gli aspetti descritti in precedenza, all’interno di una stessa azienda, è garanzia di un ambiente di lavoro adeguatamente ricco, stimolante, e in grado di favorire la crescita e la capacità di innovazione delle persone che lo compongono. È per questo che l’attenzione all’individuo e al work life balance costituisce, oggi, uno dei valori fondanti di qualunque realtà che voglia assicurare a sé stessa il miglior futuro possibile e deve essere uno dei principali parametri di valutazione nella sua individuazione, da parte di chi sia alla ricerca del miglior contesto in cui andarsi ad inserire a livello lavorativo.